L’IRIS Intervista di questo mese ci permetterà di conoscere l’ insegnante di Flamenco Arabo : Ilenia Borrelli in arte Sahyra Nur.
Prima di iniziare quest’intervista, avrei voluto fare una breve introduzione sulle origini di questa disciplina, ma documentandomi mi sono resa conto che non sarebbe possibile essere brevi perché il “flamenco arabo” ha origini antichissime .
Personalmente e semplicisticamente ritenevo che il flamenco arabo fosse una moderna fusione tra il flamenco e la belly dance. Lo stile arabo-andaluso, invece, affonda le sue origini nell’antico Maghreb. Successivamente nel XV secolo furono i Gitani che, dopo aver attraversato Egitto e Turchia, si stanziarono in Andalusia e diedero avvio alla fusione.
Guardando, quindi, solo all’anima di questa danza possiamo affermare che il flamenco arabo è un mix travolgente tra l’energia ed il vigore proprie del flamenco e la sensualità della danza orientale.
Ilenia Borrelli, insegnante di grande esperienza e talento, che da qualche anno tiene i suoi corsi all’Accademia Iris, sembra incarnare alla perfezione questo mix.
Minuta, i lineamenti dolci e gli sguardi teneri, le movenze sinuose personifica l’ideale della danzatrice araba ma allo stesso tempo, i lunghi capelli rossi, il portamento fiero e l’energia che sprigiona , fanno di Lei la classica “bailaora” andalusa.
La prima domanda di quest’intervista è quasi scontata:
quando nasce l’amore per la danza ed in particolare la passione per il flamenco arabo?
– Il mio amore per la danza inizia con la danza araba circa tredici anni fa, grazie alla Maestra Flora De Caro, che oggi ritengo oltre che Maestra, amica e sorella. Successivamente, circa otto anni fa, ho iniziato il flamenco arabo con la Maestra Raffaella Caianiello. E’ stata quasi una ”sfida”. Raffaella dal primo momento mi ha spinta a cimentarmi in questa disciplina. Prima di tutti ha visto dentro di me le doti necessarie per esprimersi al meglio in questa danza. Io neanche credevo che sarei riuscita a tirar fuori la grinta e la forza di cui lei mi parlava. Oggi, Le sono grata per avermi spronata e per aver creduto in me.
Quante ore alla settimana dedichi allo studio?
– tra lezioni come insegnante e lezioni da allieva, almeno 12 ore. Da tre anni sto prendendo lezioni di Flamenco classico;
C’è uno stile nel quale ti senti di essere maggiormente espressiva?
– dipende dal momento, dal luogo e dall’umore. La danza in quanto espressione artistica è mossa quasi esclusivamente dai moti dell’anima.
Com’è nata la tua amicizia e la collaborazione con Amira Perizad?
– Con Valeria/Amira ci siamo conosciute molti anni fa alla Vox Mundi, ma avevamo percorsi diversi, caratteri similmente “tosti” e questo non ci ha permesso di iniziare una vera amicizia. Fortunatamente ci siamo rincontrate: non solo è nata una bella collaborazione ma anche e soprattutto una bellissima amicizia. Ci siamo scoperte ed è bello vedere quante cose ci uniscono oltre, ovviamente, all’amore per la danza.
Qual è il tuo sogno come ballerina?
– il mio sogno, che è anche il mio più grande impegno ed obiettivo, è quello di riuscire ad esprimermi nel flamenco così come mi esprimo nella danza orientale;
Qual è la cosa che ti ha insegnato la danza e che non ti saresti aspettata?
– la complicità tra le donne, è bello vedere che quando si danza non si è competitive, non è una gara ma un modo di esprimersi e ciascuna si esprime a suo modo. E poi il divertimento di scegliere un abito, un accessorio, il trucco. Il confortarsi a vicenda quando preparando una coreografia capita il momento di scoraggiamento.
Cosa consigli alle tue allieve del corso dell’Accademia Iris?
– alle mie allieve del corso di quest’anno ed anche a quelle ragazze e donne che inizieranno un corso con me, consiglio di buttarsi e di sperimentare. Tirare fuori quello che si ha dentro e provare in tutti i modi a divertirsi. La parola d’ordine è divertirsi, la costanza e l’impegno faranno il resto.
Grazie Ilenia,ci vediamo a lezione!

                                                                                                                                                                                                                            Lina Cataldo

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