Vanesa è un’artista a tutto tondo, sprizza carisma da tutti i pori. Ha un metodo di insegnamento molto efficace, punta a mettere a proprio agio le studentesse e nel giro di cinque minuti ha imparato un sacco di termini in italiano per rendere la lezione ancora più efficace. Sono davvero felice di aver seguito i suoi stage e questa è l’intervista lampo che ne è seguita…Enjoy!
Puoi parlare del tuo metodo di insegnamento?
Ho studiato musica sin da piccola, quindi metto insieme queste due cose: musica e ballo. Poi procedo per livelli; all’inizio in modo molto semplice,così che ci si abitui e si acquisti familiarità col ritmo della musica e poi proseguo con passi più complicati così come abbiamo fatto oggi allo stage, cosicché ogni allieva abbia la capacità di capire dove inizia e provare ed esercitarsi prima di passare al livello successivo.
Essere una musicista ti ha aiutata ad essere una danzatrice del ventre, una bellydancer?
Sì, tantissimo. Per me ballare è come tradurre in movimenti ciò che dice la musica, quindi quando c’è un tempo musicale un “Tabla Solo”, su un foglio mi segno tutti i punti e i ritmi e poi penso alla coreografia e la costruisco appunto sulla musica.
Descrivi in poche parole te stessa e il tuo stile di ballo.
Direi che sono elegante quando la musica è classica e divertente quando il Tabla solo o lo Shabi o la musica folkloristica lo richiede e delicata in generale (perché di solito così sono io nella vita di tutti i giorni).
Raccontaci come hai conosciuto Valeria e come è iniziato il vostro rapporto di amicizia e lavoro.
L’ho conosciuta tramite Teresa Tomas, una ballerina di Valencia (Ospite della prima edizione di Zaghareet). Stavo per partecipare allo Sharkti Rome con Eleonora e due settimane prima che Eleonora mi invitasse ero con Teresa. Teresa era stata sia qui a Napoli che in molti altri posti in Italia, quindi le chiesi se conosceva qualcuno che poteva ospitarmi. Lei mi parlò molto bene di Amira e Roma non è poi così lontana da Napoli ed è in questo modo che l’ho conosciuta. È stata mia ospite a Gennaio con Francesco e con lei è nata una bella alchimia sin da subito, a volte conosci una persona e nasce subito una connessione in modo spontaneo. Anche con Francesco si è instaurato un bel rapporto, è una persona molto disponibile e cara.
Come sono andati gli stage oggi e qual è stata la reazione delle nuove allieve?
Mi è piaciuta tantissimo l’energia delle ragazze, ho notato che avevano tutte livelli diversi ma cercavano di dare il meglio di loro stesse. Nello Shabi poi erano tutte molto sorridenti, ed anche se a volte era un po’ difficile, sono entrate nel “mood” dello Shabi. Con i cimbali anche se per molte di loro era la prima volta, ci hanno provato e sono andate molto bene. Mi sono sentita subito a mio agio con loro ed anche se non parlo italiano hanno cercato di aiutarmi.
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