NATALE: MAGIA D’INVERNO
L’inverno è una stagione particolarmente ricca di feste, fin dai tempi più lontani. Il clima così rigido e ostile, le lunghe notti buie, hanno spinto uomini e donne a praticare riti propiziatori per il ritorno della luce e della bella stagione. Da questi antichissimi riti è poi derivata la festa per eccellenza: il NATALE!
L’ALBERO: non solo l’abete, ma anche altri sempreverdi sono rappresentativi di questo periodo dell’anno. L’agrifoglio è la pianta più tipica di questa stagione: simboleggia l’anno che finisce, e si dice che le ghirlande fatte con i suoi rami offrono riparo agli spiriti degli alberi. Per questo vengono appese alle porte: dando riparo agli spiriti buoni della natura, nessuno spirito maligno oserà entrare in casa. L’altra pianta tradizionale di queste feste è il vischio, sacro ai druidi celti e antico simbolo di prosperità. Nel linguaggio dei fiori, il vischio significa “dammi un bacio”; e infatti, quanti baci bene augurali si danno sotto le sue foglie!
RITI E DECORAZIONI INVERNALI: in questo periodo, le decorazioni non solo abbelliscono la casa, ma rappresentano anche il ritorno della luce; sono insomma un buon augurio per l’anno che finisce e quello che comincia. L’ORO del sole e l’ARGENTO del ghiaccio sono i colori più adatti, insieme al ROSSO ( il colore della vita, porta fortuna per eccellenza) e al VERDE scuro dei sempreverdi. Per dare un’atmosfera magica alla casa, è consigliabile accendere dell’incenso profumato e non far mai mancare delle candele. La candela del giorno di Natale è rossa; se volete, potete accenderne non solo una, ma ben dodici, a simboleggiare le dodici notti magiche che vanno dal Natale all’Epifania. Preparate per queste dodici candele un sostegno fatto con le vostre mani, se non avete dei candelabri. Un’altra decorazione classica è una corona di sempreverdi, magari impreziosita da cristalli rossi, verdi o dorati, e illuminata da piccole luci o candeline verdi. Al centro, una grande candela dorata, che rappresenta il sole che rinasce.
Le feste più antiche si celebravano per il Solstizio d’Inverno ( 21 dicembre), ovvero la notte più lunga dell’anno. Per incoraggiare il sole a tornare a splendere, si accendevano dei fuochi: venivano appesi dei sempreverdi, per incitare anche gli altri alberi a mettere di nuovo le foglie. Anche i rami degli alberi erano decorati con simboli solari, come piccole lanterne, candeline, mele dipinte d’oro, pasticcini a forma di sole, luna e stelle. Alcuni usavano accendere una speciale lanterna, la Lampada Solstiziale; in essa, la candela accesa all’interno simboleggiava il sole debole e vinto dalla notte. A mezzanotte del Solstizio, però, la candela veniva spostata in cima alla lampada, per annunciare il ritorno del sole. Questa festa, infatti, era chiamata dai romani “Nascita del Sole Invitto”, cioè invincibile.
Wanda Simeoli
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